Miglior Conto Corrente: trova il più conveniente online

Come scegliere il miglior conto corrente? Niente paura, ti aiutiamo noi.

In questa guida, infatti, cercheremo di capire quali siano le funzioni di un conto corrente, spiegando perché aprirne uno possa rivelarsi molto utile per una vasta platea di persone, dai giovani agli anziani, dai lavoratori agli studenti universitari alle prese con i primi risparmi. L’obiettivo sarà comprendere quali siano i migliori conti correnti e le migliori banche che li propongono: orientarsi tra le mille proposte disponibili sul mercato, infatti, è davvero difficile anche per un utente esperto e navigato.

Iniziamo subito, però, dalla classifica dei migliori conti corrente del momento, stilata per te dai nostri esperti.

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Come scegliere il conto corrente più conveniente

Una delle operazioni bancarie più comuni consiste nell’apertura di un nuovo conto corrente. Molte persone, infatti, scelgono questo strumento tanto per depositare i propri risparmi, quanto per ricevere lo stipendio, ma anche per effettuare acquisti o per vincolare il conto a una carta di credito.

Miglior conto corrente Proprio la varietà di funzioni e la flessibilità del conto corrente ne giustificano il successo e la diffusione: ogni istituto di credito, infatti, propone ai suoi clienti diverse soluzioni in tal senso, cercando di variare il più possibile le condizioni di ogni conto, in modo da crearne uno ad hoc per le esigenze e le necessità di ciascuno.

Cominciamo, però, da una definizione generica di conto corrente: si tratta di uno strumento per la gestione del denaro, attraverso il quale si affida a una banca il deposito di una certa somma, che può essere lasciata in giacenza. Gli interessi maturati sulle giacenze di un conto corrente, però, sono spesso piuttosto bassi o inesistenti: per questa ragione, quasi nessuno utilizza questo strumento solo al fine di depositare del denaro, per quanto un’attenta valutazione dei pacchetti proposti dalle varie banche mostrerà come questa opzione non vada scartata a prescindere.

I veri vantaggi dell’apertura di un conto, infatti, sono forniti da tutti i servizi supplementari, gratuiti o legati al pagamento di un canone, che la banca o l’istituto di credito scelto si impegna a garantire, come:

  • l’accredito dello stipendio;
  • la domiciliazione di bollette e canoni fissi;
  • il versamento di pagamenti di ogni genere;
  • la riscossione di bonifici e assegni;
  • il trasferimento di denaro e lo svolgimento di transazioni da un conto all’altro, grazie al codice IBAN di cui ogni conto è dotato;
  • l’ancoraggio di una carta di credito o di debito.

Tutte queste funzionalità, assieme alle altre su cui ci soffermeremo più avanti, rendono il conto corrente estremamente utile per ottimizzare e semplificare la gestione del proprio denaro, e per avere sotto controllo tutte le proprie entrate e uscite mensili, agevolando così la vita di tutti i giorni.

Come le condizioni proposte dalle banche, tuttavia, anche le esigenze dei clienti potranno variare notevolmente: alcuni cercheranno in primo luogo un conto corrente economico, mentre altri si mostreranno più interessati a un conto vantaggioso e redditizio; per altri ancora, infine, la priorità sarà data alla sicurezza o alla flessibilità: in questi casi, la scelta del miglior conto corrente ricadrà a volte su un conto online.

Al momento della scelta tra un conto corrente e l’altro, ciascuno di noi dovrà soppesare attentamente le proprie esigenze ed i vantaggi offerti, cercando le condizioni che più si addicono alla propria situazione finanziaria e che assicurano le maggiori agevolazioni.

Tra le condizioni più richieste, ad esempio, vi è quella di possedere un conto corrente collegato a una carta di credito, grazie alla quale rateizzare i propri acquisti e spalmarli sul medio-lungo termine; per molti altri, invece, l’esigenza principale potrebbe consistere semplicemente nel trovare un approdo sicuro per le proprie entrate mensili, accreditando lo stipendio o la pensione su un conto stabile.

Per questa ragione sul mercato sono presenti svariate tipologie di conti, sia tradizionali sia online: andremo ora a esaminare le differenze che li caratterizzano, tentando di indicare quali siano i più convenienti.

Tipologia di conto: online o tradizionale?

Un tempo, per aprire un conto corrente, era ammessa una sola modalità: bisognava recarsi in filiale, attendere pazientemente il proprio turno, valutare le opzioni migliori allo sportello e procedere alla sottoscrizione, firmando una quantità di documenti in cartaceo. Tale sistema è attivo ancora oggi: sia i grandi istituti bancari, sia le più piccole banche locali, hanno delle filiali locali dove poter effettuare fisicamente ogni genere di operazione.

Al giorno d’oggi, tuttavia, la gran parte dei consumatori predilige l’apertura di un conto online: questa modalità, infatti, permette di aprire un conto corrente con le stesse identiche caratteristiche di uno tradizionale, ma in maniera molto più veloce e senza muoversi da casa. Operando tramite computer, inoltre, sarà possibile valutare da casa anche le proposte di numerose banche diverse prima di scegliere la più adatta alle proprie esigenze, e si potrà risparmiare così tempo, fatica e denaro.

Tutti i principali istituti di credito, inoltre, presentano ormai sul proprio sito sezioni dedicate all’apertura di nuovi conti, fornendo sempre le istruzioni passo passo per eseguire correttamente ogni operazione e mettendo a disposizione un servizio telefonico di assistenza, con un operatore pronto a guidare chi avesse difficoltà nell’operare online. In tal modo, si può facilmente sopperire all’assenza del consulente allo sportello.

Una volta stipulato il contratto stesso con firma digitale o verifica sicura (di solito tramite app o direttamente con il proprio numero di cellulare), peraltro, tutta la documentazione sarà immediatamente resa disponibile al cliente in formato digitale; anche l’eventuale invio di carte di credito o di altro materiale da parte della banca avverrà comodamente a casa.

Le banche che operano esclusivamente online, infine, possono permettersi una certa riduzione dei costi, che consente loro di proporre tariffe generalmente più convenienti: un motivo in più per propendere per la modalità digitale in fase di apertura del proprio nuovo conto corrente. Sempre sul versante economico, inoltre, va considerato il fatto che si potranno evitare i costi delle commissioni allo sportello.

Spese di gestione e costi nascosti

Non tutto, però, è sempre rose e fiori: può accadere, infatti, che alcune banche non pratichino la massima trasparenza, proponendo offerte straordinarie attraverso i propri canali pubblicitari, ma applicando poi canoni aggiuntivi e costi nascosti.

Sarà fondamentale, pertanto, leggere con attenzione le condizioni del contratto, senza trascurare le clausole. Una buona prassi è anche quella di praticare il confronto tra le proposte di banche diverse, analizzando le spese di gestione del conto richieste da ciascuna banca e badando alla presenza di eventuali costi nascosti.

Si pensi, ad esempio, alle commissioni sui prelievi non correttamente dichiarate o alle offerte promozionali con cui si propone un canone gratuito o molto economico per i primi mesi, destinato però a lievitare col passare del tempo. Bisognerà prestare attenzione, inoltre, ai conti pubblicizzati come conti correnti gratuiti o conti a zero spese, assicurandosi che siano effettivamente tali.

Un indicatore utile in questo senso è l’ISC, ovvero l’indicatore sintetico di costo, un parametro che permette di sapere in modo preciso quanto costa un conto corrente.

Servizi offerti e assistenza clienti

Una buona banca sa come stare sempre al fianco del proprio cliente. Pertanto, maggiore sarà l’offerta di servizi inclusi, più una proposta risulterà appetibile. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di effettuare operazioni online per i conti tradizionali, o di investire il proprio denaro, o alla facilità d’accesso ai vari servizi di Internet Banking.

Uno dei criteri secondo i quali dare preferenza all’uno o all’altro istituto, inoltre, sarà la presenza di un valido servizio di assistenza clienti. Di solito le banche forniscono un sistema di assistenza basilare tramite le chat, automatiche o meno, cui si può accedere dalle app per smartphone o eseguendo l’accesso al sito web. Tale servizio ha la funzione di risolvere i dubbi e i problemi più comuni, evitando di intasare le linee dei call center.

Per problematiche più impegnative, tuttavia, è sempre consigliabile rivolgersi direttamente a un operatore: per questo è importante assicurarsi che:

  • il servizio clienti sia attivo per molte ore ogni giorno (l’ideale sarebbe ovviamente 24 ore su 24);
  • il servizio mantenga l’operatività, seppur in regime ridotto, anche durante i giorni festivi;
  • esista un numero di telefono di riferimento, possibilmente gratuito.

Questo perché, sebbene i conti correnti siano considerati in assoluto tra gli strumenti più sicuri per gestire i propri soldi, può sempre accadere di riscontrare difficoltà durante un pagamento, di non riuscire a eseguire correttamente un bonifico o di non avere piena capacità di gestire alcuni tra i vari servizi aggiuntivi proposti. Avvalendosi dell’aiuto di un buon servizio clienti, aggirare questi ostacoli sarà più semplice.

Conto corrente online vs conto corrente tradizionale

Ricapitolando, dunque, le differenze tra un conto corrente tradizionale e uno online sono ormai meno di quelle che ci si potrebbe attendere: la principale sta nelle modalità di sottoscrizione del conto:

  • nel primo caso, infatti, sarà necessario firmare, digitalmente o in cartaceo, vari moduli legati alla trasparenza e alla privacy, per poi ottenere le chiavi di accesso necessarie alla consultazione del sito o dell’app della banca. La gestione del conto, in effetti, avviene in ogni caso in prevalenza da remoto, sebbene ci si potrà sempre recare in filiale per svolgere operazioni come bonifici, versamenti e prelievi.
  • Se ci si iscrive direttamente online, invece, bisognerà assicurarsi di possedere una buona connessione internet per completare la procedura, che richiede generalmente soltanto pochi minuti. Converrà, inoltre, avere a portata di mano il proprio documento di identità e il codice fiscale, che dovranno essere caricati durante il completamento della fase di registrazione. Al termine del processo di verifica dell’identità (che verrà completato attraverso la ricezione di un messaggio di verifica contenente una OTP direttamente sul proprio cellulare) si potrà procedere al pagamento delle eventuali spese di apertura conto, che potranno essere effettuate – assieme alla prima ricarica del conto stesso – direttamente tramite bonifico.

Recandosi in filiale, naturalmente, da questo punto di vista si ha il vantaggio di poter scegliere tra il pagamento con carta e quello in contanti.

Vantaggi e svantaggi

Sul piano della comodità e della praticità d’uso, i migliori conti correnti online si mostrano decisamente più funzionali rispetto a quelli tradizionali. Se si possiede una minima dimestichezza con gli strumenti informatici, infatti, questo sistema offre flessibilità e rapidità, oltre a mostrarsi estremamente intuitivo.

Per prendere visione del proprio saldo, o per effettuare una qualunque operazione, basterà effettuare il log-in sul sito ufficiale della banca oppure, ancor più semplicemente, aprire l’app scaricata sul proprio smartphone, e accedervi tramite le credenziali fornite dalla banca oppure con il riconoscimento del volto o dell’impronta.

Per quanto concerne i costi, invece, va detto che non si può parlare di grandi differenze tra le due tipologie di conto corrente: sia le spese di apertura che le commissioni applicate in corso d’opera, infatti, sono pressoché analoghe. Alcune banche, tuttavia, per incentivare l’emissione di conti online e ridurre così la pressione sulle filiali, propongono particolari offerte, che permettono di risparmiare a chi apre il proprio conto corrente in autonomia, ad esempio ottenendo un bonus cashback o degli sconti sui prodotti di alcune aziende convenzionate.

L’ultimo aspetto, probabilmente il più importante, è quello relativo alla sicurezza: a tal proposito, è importante smentire il mito secondo il quale un conto corrente online sarebbe meno sicuro di uno tradizionale.

Tutti gli istituti bancari, infatti, adoperano sistemi di crittografia avanzata per proteggere i risparmi dei loro clienti, investendo grosse somme proprio sulla sicurezza; a ciò si aggiunga il fatto che ormai la gran parte delle transazioni finanziarie, di grande o piccola entità, avviene direttamente tramite internet. Questo ha portato banche e istituti di credito a rafforzare poderosamente i propri sistemi informatici, sia a tutela degli interessi dei clienti che a propria stessa salvaguardia. In virtù di ciò, si può affermare senza tema di smentita che i conti corrente online sono assolutamente sicuri e protetti, e che garantiscono ai clienti che li scelgono di disporre del proprio denaro senza alcun intoppo o forma di limitazione.

Come capire se una banca è sicura per i propri soldi

Restando in tema di sicurezza dei conti correnti, una volta stabilito che quelli online non presentano affatto un livello di rischio maggiore rispetto ai conti tradizionali, è bene spostare a monte la questione, ponendosi un’altra domanda: come capire se una banca è davvero sicura?

Per rispondere al meglio bisognerebbe addentrarsi nel mondo della finanza; alcuni indicatori, però, possono fornire anche ai neofiti o agli inesperti gli elementi utili per farsi un’idea abbastanza precisa dello stato di salute di un istituto bancario. Ecco allora alcuni indicatori da tenere d’occhio:

  • Il solvency ratio, espressione traducibile in italiano con indice di solvibilità, direttamente connesso al concetto di patrimonio netto. Si tratta, in parole povere, della capacità di una banca di compensare a eventuali perdite od oscillazioni di mercato dei suoi investimenti. Più tale indice è alto, più la banca sarà affidabile; l’abbassamento della percentuale, invece, indicherà che la banca in questione non ha la possibilità di pagare eventuali debiti, e rischia facilmente di andare incontro al fallimento, perché qualora il capitale investito non dovesse fruttare, l’istituto di credito non avrebbe modo di pagare i debitori. Abitualmente i grandi gruppi bancari presentano una netta eccedenza di capitale, ovvero il patrimonio in loro possesso permette un agevole rientro da eventuali buchi provocati da investimenti sbagliati. I due parametri definiti CET1 e CET1 Ratio, validi a livello internazionale, mirano appunto a valutare i profili di rischio di ciascuna banca.
  • L’indice di liquidità. Una banca, infatti, è considerata solida quando ha nella propria disponibilità grandi riserve di denaro liquido, in misura ben maggiore rispetto ai depositi dei clienti.

Le banche con sede in paesi dall’economia forte e in crescita, infine, tendono ad avere maggiore stabilità nel tempo, e a godere di aiuti dalle rispettive banche centrali durante eventuali periodi di crisi o sofferenza finanziaria. Anche il fattore geografico e quello geopolitico, pertanto, possono essere importanti quando si valuta il livello di sicurezza di un istituto bancario.

Come aprire un conto corrente

Per aprire un conto corrente, come accennato, è necessario seguire una procedura piuttosto semplice. Se nella modalità offline è abbastanza scontata (recarsi in banca e seguire le istruzioni dell’operatore), in quella online è costituita da alcuni passi. Li vediamo insieme:

  • aprire la sezione dedicata all’apertura di nuovi conti correnti sul sito della banca scelta;
  • registrarsi inserendo le varie informazioni anagrafiche; saranno certamente richiesti il codice fiscale e la scansione digitale di un documento di identità, che pertanto è bene avere a portata di mano;
  • effettuare un bonifico diretto al nuovo conto da un conto già di proprietà dello stesso cliente, anche di altra banca. Tale procedura, che potrà essere sostituita da una videochiamata, servirà a confermare alla banca l’identità del richiedente;
  • completare la procedura con firma digitale o metodi alternativi (solitamente l’invio un OTP sul cellulare);
  • iniziare a sfruttare i vantaggi del nuovo conto corrente, ad esempio fornendone l’IBAN al proprio datore di lavoro per procedere all’accreditamento dello stipendio.

Domande frequenti

Vediamo ora una breve rassegna di domande poste di frequente da vari utenti. Le risposte, chiaramente, saranno in alcuni casi piuttosto generiche. Non è possibile, infatti, prevedere le esigenze e le disponibilità di ognuno. In altro casi, quando si parlerà di limiti di legge e tassi di interesse, sarà invece possibile dare risposte più precise e circostanziate.

Quanto tenere sul conto corrente?

Tenere il conto corrente vuoto ha ovviamente poco senso, ma anche farne il deposito di buona parte dei propri soldi, visti i bassi tassi di interesse, è poco conveniente. Pertanto un buon compromesso può essere dato dal possesso di poche migliaia di euro, magari il necessario per vivere agevolmente per almeno un paio di mesi.

In tal modo, specialmente se al conto è legata un’entrata fissa settimanale o mensile, le spese saranno via via compensate dalle entrate, permettendo così di mantenere sempre una discreta liquidità da utilizzare anche in caso di emergenze o spese impreviste. Sarà però buona regola, come spiegheremo qui di seguito, cercare di non superare la soglia di 5.000 €.

 Cosa comporta avere più di 5.000 € sul conto corrente?

Qualora il saldo medio annuo di un conto corrente superasse i 5.000 €, verrebbe attivata automaticamente l’imposta di bollo di 35 €. Pur non essendo un importo rilevante, costituisce comunque una spesa superflua che può essere evitata facilmente mantenendo monitorati gli importi depositati.

Naturalmente, nel caso in cui si scegliesse di tenere sempre sul conto corrente cifre molto alte, ben superiori alla soglia indicata, converrà ignorare questo aspetto, rassegnandosi a versare ogni anno questa tassa aggiuntiva.

Cosa succede se si superano i 100.000 € sul conto corrente?

Anche se si dovesse decidere di superare ampiamente la soglia di 5.000 € sul conto corrente, è sempre opportuno rimanere al di sotto di quota 100.000 €. Entro questo limite, infatti, il conto corrente è detto tutelato, e le somme accumulate potranno essere recuperate in caso di crac della banca.

Al di sopra di questa soglia, invece, il meccanismo di salvataggio interno della banca non è più attivo, e i risparmi potrebbero non essere più al sicuro. Per trarre un profitto da somme così cospicue, peraltro, è certamente più vantaggioso rivolgersi ad altre forme di investimento, magari dal profilo di rischio leggermente più alto ma certamente più remunerative, sia sul breve che sul medio-lungo periodo.

Dove conviene aprire un conto bancario?

Il mondo della finanza, com’è noto, è in continua evoluzione: difficile, pertanto, rispondere in modo univoco a questa domanda, facendo il nome di una banca che appaia nettamente più conveniente delle altre. I fattori in gioco, infatti, sono davvero numerosi: per schiarirsi le idee, però, può certamente essere utile la nostra classifica riportata sopra, tenuta in costante aggiornamento da esperti del settore, che seguono di continuo le variazioni del mercato.

Perché non conviene tenere i soldi sul conto corrente?

Come detto, i soldi che restano sul conto corrente possono essere considerati di fatto immobili, non soggetti ad alcuna crescita. Dunque non conviene tenere bloccate nel conto somme importanti, poiché, a causa dell’inflazione, si andrebbe certamente incontro a una diminuzione lenta ma costante del valore del proprio denaro.

Quale banca dà più interessi?

Per avere degli interessi convenienti, invece, è meglio optare per un conto deposito, dove l’operatività è limitata, ma i tassi sono più alti. Per rispondere a questa domanda, dunque, ti rimandiamo alla classifica compilata e costantemente aggiornata dagli esperti del sito Conto Deposito, consultabile a questo link.

Si possono avere 2 o più conti correnti?

Naturalmente sì, per legge non c’è alcun limite al possesso di conti correnti. La scelta è libera e nelle mani di ciascun cliente, che potrà valutare conveniente accentrare tutti i suoi risparmi in un unico conto, diversificare la gestione delle proprie finanze affidandosi in contemporanea a istituti di credito differenti, oppure sfruttare le diverse tipologie di conto proposte dalla medesima banca.

Facciamo il punto

Siamo ormai giunti alla conclusione di questo articolo: prima di chiudere, però, non possiamo fare a meno di ricapitolare le principali questioni affrontate.

Abbiamo posto l’accento inizialmente sulle caratteristiche, a livello generale, di un buon conto corrente, analizzando poi analogie e differenze tra un conto corrente tradizionale e uno online. Come abbiamo visto, non è facile stabilire quale sia il miglior conto corrente sul mercato, ma è possibile farsi guidare nelle proprie scelte da diversi fattori: dalla sicurezza alla praticità, passando per la qualità del servizio clienti offerto dalle varie banche e per i costi di ciascun conto.

Abbiamo poi visto quali procedure sia necessario seguire per aprire un conto corrente in filiale od online, per poi rispondere a molte tra le domande poste con maggiore frequenza da clienti e utenti del web. In particolare, ci siamo soffermati sulle quantità di denaro che è conveniente depositare su un conto e sulla presentazione di diverse classifiche, redatte da siti specializzati, utili a determinare quali banche siano più sicure e propongano condizioni più vantaggiose per l’apertura di nuovi conti correnti.

Fermo restando che è davvero difficile trovare la migliore banca in assoluto, comunque, una conoscenza approfondita del settore può portare ogni cliente a indirizzarsi verso il prodotto che più gli si addice, e a effettuare una scelta consapevole e informata.

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