Conti correnti con deposito titoli

Quasi tutti i conti correnti, aperti presso una banca, mettono a disposizione dei clienti un servizio che permette di custodire e gestire prodotti finanziari. Si tratta del conto corrente con deposito titoli: il cliente che desidera investire su particolari prodotti finanziari può agire con l’intermediazione di un istituto di credito presso cui ha aperto un conto corrente.

Grazie al cambiamento della normativa in materia, che ha modificato la portabilità dei conti correnti, i costi per trasferire i titoli da un conto all’altro si sono ridotti. Tuttavia, essere titolari di un conto corrente titoli è una condicio sine qua non nel caso in cui si voglia fare trading su obbligazioni, BOT, ETF o derivati.

Funzionalità del conto corrente con deposito titoli

Un conto corrente con deposito titoli permette non solo di gestire i risparmi ma anche di effettuare degli investimenti sui mercati finanziari; tecnicamente il conto corrente con deposito titoli è un conto d’appoggio attraverso cui il titolare, con il tramite della banca, fa circolare il denaro investito sui prodotti finanziari.

Dunque aprendo un conto titoli puoi custodire:

  • obbligazioni;
  • titoli di stato: sono obbligazioni emesse dallo Stato; i più importanti sono i BOT, i buoni ordinari del tesoro, e i BTP, buoni del tesoro pluriennali;
  • ETF: exchange-traded fund, ossia particolari fondi di investimento;
  • certificati azionari: documenti che attestano quote di partecipazioni in SPA, società per azioni;
  • derivati: titoli che hanno un prezzo definito sulla base del valore di mercato di un altro prodotto finanziario;
  • warrant: un buono che permette di acquistare un certo numero di titoli con scadenza e prezzo predeterminati.

Tecnicamente il deposito titoli e il conto corrente non coincidono ma sono collegati; nel momento in cui decidi di voler investire del denaro nei mercati finanziari, seguendo le quotazioni dei vari prodotti, potrai aprire un conto titoli, ma solo se hai un conto corrente che lo permette.

Attraverso la banca presso cui hai aperto il conto con deposito titoli puoi:

  • custodire e amministrare gli strumenti finanziari;
  • ordinare l’acquisto o la cessione di titoli e obbligazioni.

L’istituto di credito, invece, per conto del cliente:

  • effettua la registrazione contabile del prodotto;
  • provvede all’esecuzione degli ordini di sottoscrizione, acquisto, cessione oppure rimborso;
  • si incarica della registrazione contabile dei prodotti finanziari;
  • cura le operazioni di incasso, sia dei dividendi che degli interessi;
  • esercita il diritto di opzione su incarico da parte del cliente.

Conto trading Plus500

Si tratta di una serie di operazioni fondamentali per fare trading: non sarebbero possibili senza l’intermediazione della banca presso cui il cliente ha aperto un conto corrente con deposito titoli. Le banche mettono a disposizione dei clienti delle piattaforme; più la banca è solida finanziariamente maggiore sarà la garanzia sulla piattaforma, scelta dall’istituto, attraverso la quale effettuare gli investimenti.

Le piattaforme sono indispensabili per effettuare il trading online. Se per esempio utilizzi una piattaforma CFD, acronimo di contratti per differenza, avrai la possibilità di non pagare l’imposta di bollo applicata al deposito titoli in quanto in molti casi se ne fa carico la banca; oggi la maggior parte delle piattaforme di trading online è CFD, in quanto sono intuitive e facili da usare, nonostante i contratti per differenza siano materia adatta a investitori esperti.

Vedi anche conti trading online.

Costi del conto corrente deposito con titoli

Esistono due tipi di conti correnti con deposito titoli che i risparmiatori possono scegliere: il primo è un conto titoli collegato all’apertura di un conto corrente che abbia la funzionalità di home banking; il secondo può essere attivato successivamente all’apertura di conto corrente ordinario, nel momento in cui si decidesse di effettuare operazioni finanziarie.

Per quanto riguarda il conto con opzione home banking, l’apertura del conto titoli non comporta alcuna spesa per il cliente, almeno fino a quando non vengono effettuate operazioni di trading; nel secondo caso sono previste spese di apertura e anche se non si effettuano operazioni di trading dovrai pagare i diritti di custodia e l’imposta di bollo.

Vediamo ora i costi legati al conto titoli.

Imposta di bollo

L’imposta di bollo è obbligatoria e progressiva. Ammonta allo 0.2%, calcolato sulla giacenza del conto titoli. Il bollo sulla giacenza viene rilevato alla data di invio dell’estratto conto. In alcuni casi gli istituti di credito esentano il cliente dal suo pagamento ma solo nell’ottica di offerte promozionali.

Diritto di custodia

Si tratta di una quota fissa, legata alla tipologia dei prodotti finanziari acquistati e custoditi dalla banca per conto del cliente. Il costo dei diritti di custodia può variare anche in base al paese di provenienza dei titoli.

Commissioni

Possono essere a forfait oppure calcolate in base a percentuali. Sono legate alle operazioni di trading e prevedono un floor e un ceiling, ma possono variare anche a seconda del numero di operazioni effettuate oppure all’entità degli investimenti. Ovviamente, alle spese del conto titoli si devono aggiungere quelle di gestione e mantenimento relative al conto corrente a cui è collegato.

Come trasferire un dossier titoli da un conto all’altro

Il dossier titoli è l’altro nome con cui è conosciuto il conto titoli; la normativa in materia bancaria ti permette di trasferirlo dal tuo istituto di credito a un altro. Purtroppo i tempi per effettuare questa operazione sono abbastanza lunghi: sono necessari almeno trenta giorni, ma in alcuni casi possono trascorrere anche due mesi.

Fino a qualche anno fa le banche addebitavano anche delle spese per il trasferimento; oggi non è più così, trasferire un dossier titoli non prevede alcuna spesa per l’utente, anche se qualche istituto di credito prevede ancora degli addebiti; in tal caso si può avanzare una richiesta di rimborso.

Conto Flowecard


Per chiudere il conto titoli devi ordinare alla tua banca la chiusura del conto corrente e successivamente avanzare una richiesta di trasferimento dei titoli custoditi presso un altro istituto di credito di tua fiducia. Questa operazione può essere svolta di persona, recandoti nella tua filiale, oppure inviando una raccomandata.

Ci sono delle conseguenze fiscali che è bene conoscere, prima di operare il trasferimento da una banca all’altra.

Se il dossier titoli aperto nella nuova banca ha la stessa intestazione di quello attivo con la vecchia banca, non c’è nessuna ripercussione; la situazione cambia se le intestazioni sono diverse.

L’intestazione può differire, per esempio, se il nuovo conto è intestato a due persone mentre il titolare di quello vecchio era soltanto uno. Nel caso del nuovo dossier titoli, con intestazione diversa, ci sarà un differente prezzo di carico dei titoli. Significa che dal punto di vista finanziario si configura una vendita: tecnicamente i titoli nel corso del trasferimento vengono ceduti al prezzo corrente e riacquistati dal cliente al prezzo di mercato.

Se nel corso del trasferimento si verifica una plusvalenza, essa verrà tassata; se in seguito le obbligazioni scendono di valore e il cliente decide di vendere, non avrà ottenuto alcun guadagno e avrà pagato le tasse sulla plusvalenza che non ha monetizzato. Per questo è importante, quando si trasferisce un dossier, mantenere l’intestazione originaria del deposito titoli.