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Successione conto corrente

di Marco Fanelli

Come avviene per ogni altro bene, anche nel caso del conto corrente è prevista la successione in caso di morte del titolare. Sicuramente occuparti di queste pratiche burocratiche non è il massimo in un momento triste come quello della perdita di un parente. Ma la successione del conto corrente e dei titoli è proprio una di queste.

Nel caso di morte dell’intestatario del conto corrente subentreranno gli eredi che, in quanto tali, erediteranno le somme presenti sul conto stesso. Si apre, quindi, la dichiarazione di successione.

Successione conto corrente La banca, però, provvede a congelare il conto corrente fino al momento in cui tutte le formalità non si saranno concluse e nemmeno tu, in qualità di eventuale erede del defunto, potrai entrare in possesso del denaro.

Esistono due diverse tipologie di successione di un conto corrente:

  • successione legale nel momento stesso in cui ad ogni erede spetta una quota legittima e dunque la successione ereditaria stessa si avvia in automatico;
  • successione testamentaria che si apre, invece, nel caso in cui il de cuius abbia lasciato un testamento scritto in cui specifica le sue volontà inerenti alle somme depositate sul proprio conto corrente dopo la sua morte.

Ti troverai dinnanzi a diverse tipologie di successione del conto corrente in funzione di chi e quanti fossero gli intestatari del conto in questione. È importante, infatti, sapere se il conto era intestato solo alla persona deceduta o se era cointestato con altre o se era in regime di comunione dei beni o meno.

Successione conto corrente di proprietà esclusiva del defunto

Come dovrai muoverti nel caso di successione di un conto corrente intestato esclusivamente al tuo caro estinto? Tra tutte le tipologie possibili questa è sicuramente quella più semplice dal momento che coinvolge solo la persona deceduta. La prima cosa che dovrai fare è quella di comunicare alla banca presso cui è radicato il conto corrente in questione il decesso del tuo parente.

A tal fine dovrai consegnare agli addetti i documenti che attestano la morte insieme a tutti quegli strumenti legati al conto e che diventeranno, da quel momento in avanti inutilizzabili. Si tratta di bancomat, libretto degli assegni o carte di credito.

Insomma, ogni strumento legato al conto per cui si aprirà la successione dovrà essere restituito alla banca. Allo stesso tempo potrai informarti sull’esistenza, o meno, di prodotti di risparmio del defunto che entrerebbero anch’essi a far parte dell’eredità.

A quel punto la banca provvederà a congelare momentaneamente il conto corrente. Nessuno da quel momento potrà operarvi. L’istituto bancario, infatti, avrà bisogno di un po’ di tempo per assicurarsi dell’identità dei reali eredi per evitare che il denaro depositato sul conto finisca in mano sbagliata.

Successione di un conto corrente nel caso di delega con firma a terzi

Sei stato delegato dal tuo parente defunto a poter operare sul conto corrente per cui hai depositato la firma? Anche in questo caso non potrai effettuare alcuna operazione dal momento che la banca bloccherà anche tutte le deleghe che il de cuius ha concesso in vita.

Fai la massima attenzione a non effettuare alcuna operazione tra il momento della morte del congiunto e quello della comunicazione alla banca. In questo caso, infatti, incorreresti in un reato di appropriazione indebita dal momento che avresti sottratto, volontariamente o meno, una parte dell’eredità a chi di diritto.

E questo vale anche se tra gli eredi comparissi anche tu.

Successione di un conto corrente cointestato

E se il defunto fosse titolare di un conto corrente intestato con un’altra persona? Come dovresti comportarti in questo caso? Per legge dovrai attenerti alla norma generale in base alla quale rientrare nell’eredità sarà esclusivamente la percentuale del conto corrente effettivamente appartenente al de cuius.

Supponi di essere il cointestatario di un conto corrente con il tuo coniuge e di rimanere, improvvisamente, da solo. In questo caso, se le quote tra i coniugi sono alla pari il 50% della somma disponibile spetterà a te in quanto proprietario legittimo mentre il restante 50% andrà in eredità.

Se, invece, tu eri titolare del 60% del denaro presente sul conto e il tuo coniuge del 40%, allora sarà quest’ultima percentuale ad entrare nell’asse ereditario mentre quella rimanente sarà di tuo uso esclusivo.

Nel caso di un conto corrente cointestato, comunque, dovrai tenere conto di che tipo di conto corrente si tratta. Se la firma è congiunta e in comunione dei beni il conto corrente verrebbe bloccato sin da subito e svincolato al termine delle necessarie verifiche burocratiche.

Anche nel caso di successione di un conto corrente cointestato con firma disgiunta, dovrai affrontarne il blocco conto per decesso da parte della banca. Seguiranno le verifiche che porteranno allo sblocco e alla divisione della quota ereditaria tra tutti gli eredi.

In alternativa, se vuoi disporre della tua percentuale sin da subito dovrai rivolgerti al Giudice di Pace dato che è facoltà legittima della banca bloccare l’intero conto corrente anche a firma disgiunta dal momento che questa perde il suo valore con la morte di uno degli intestatari.

Vedi anche successione conto corrente cointestato.

Tempi di blocco del conto da parte della banca

Avrai capito che nel caso di successione del conto corrente ti troverai dinnanzi al blocco delle somme depositate sul conto da parte dell’istituto di credito. Ma fino a quando dovrai aspettare? Ci sono due opzioni principali:

  • lo sblocco conto corrente avviene nel momento in cui la banca definisce esattamente chi ha diritto in maniera legittima all’eredità;
  • la banca procede con l’obbligo dichiarazione successione del conto corrente.

Sarà la banca stessa, al momento dello sblocco, a distribuire a chi di dovere, e dunque agli eredi, le somme spettanti.

Vedi anche tempi di sblocco conto corrente per successione.

Tassa di successione: quanto si paga?

Anche la successione del conto corrente, così come buona parte delle operazioni bancarie esistenti al momento, è soggetta ad un costo. La legge, infatti, prevede la cosiddetta tassa di successione che sarà differente a seconda del grado di parentela che tu e gli altri eredi avete con il defunto.

Ognuno di voi, quindi, pagherà una quota differente per l’integrazione della successione. L’ammontare minimo della tassa è pari al 4% del totale della somma ereditata ed arriva fino ad un massimo del 6%. Coniuge e figli del defunto, in particolare, pagheranno il 4% di tasse sul patrimonio mentre tutti gli altri eredi, fino al quarto grado di parentela, pagheranno il 6% di tasse sul patrimonio.

Per questi ultimi la tassa di successione ha franchigia nulla. Questa, invece, è prevista per coniuge, figli e fratelli del de cuius. Nessuno ti vieta di evitare la successione per la qual cosa dovrai rifiutare l’eredità.

Vedi anche tassa di successione del conto corrente.

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Marco Fanelli

Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.