Sei uno studente universitario e hai intenzione di aprire un conto corrente per gestire al meglio le tue entrate, ma non sai a quale banca affidarti? Niente panico!
Qui di seguito potrai trovare alcune soluzioni adatte a te: con costi bassi o assenti ma con tutte le funzionalità più importanti. In alternativa continua a leggere per capirne di più.
Top Row | Bottom Row |
---|---|
Conto SelfyConto
|
|
Caratteristiche di un conto corrente per studenti
Aprire un conto corrente per uno studente universitario, che magari si accinge a partire per una esperienza internazionale come l’Erasmus, è di fondamentale importanza. È essenziale non solo cercare di limitare i costi connessi all’apertura di questo tipo di prodotto finanziario, ma bisogna prestare attenzione anche ai tipi di servizi che vengono offerti dalle varie banche.
La prima scelta da fare riguarda il tipo di conto da aprire. Esistono infatti diversi tipi di conto corrente: il conto corrente tradizionale e il conto corrente online. Se con il conto tradizionale è possibile rivolgersi agli operatori degli sportelli bancari per ottenere informazioni, lo stesso non vale per il conto online, dove tutte le operazioni vengono effettuate su internet.
Aprire un conto online potrebbe quindi rivelarsi la scelta migliore per uno studente universitario.
Un altro aspetto importante è verificare che il conto in questione abbia in dotazione una carta di debito, valida su circuito Bancomat o Cirrus Maestro, in modo che possa essere utilizzata per acquistare beni e servizi presso tutti i locali commerciali autorizzati.
Non solo: una carta di questo tipo ti permette di prelevare denaro presso tutti gli sportelli automatici e di pagare senza effettuare prima il cambio di valuta (in caso di utilizzo all’estero). Nel caso in cui tu sia uno studente lavoratore, potresti essere interessato ad un conto corrente con la possibilità di accreditare lo stipendio direttamente su di esso.
Costi connessi all’apertura di un conto corrente
Quello dei costi è sicuramente un aspetto molto importante da valutare, a maggior ragione per uno studente universitario che non dispone di un budget troppo elevato.
Tra le spese che spesso è necessario affrontare per disporre di un conto corrente incontriamo innanzitutto quelle di apertura. Il costo di apertura consiste in una somma di denaro che deve essere versata alla banca al fine di aprire, appunto, un conto corrente.
Molto spesso esso si accompagna ad un canone che deve essere corrisposto all’istituto finanziario mensilmente o annualmente. Normalmente, il pagamento del canone comporta la possibilità di usufruire di alcune operazioni a costo zero. Ad oggi sono numerosi gli istituti finanziari che offrono conti correnti a canone zero.
Per maggiori dettagli vedi anche conti correnti zero spese.
La differenza principale tra conto corrente tradizionale e conto corrente online è legata al prezzo: se il primo comporta delle spese di gestione che a volte possono essere piuttosto elevate, il punto di forza del secondo sta nel fatto che spesso i costi sono addirittura pari a zero.
Oltre ai costi fissi appena illustrati, occorre considerare anche i cosiddetti costi variabili. Questi sono strettamente legati all’uso che il titolare fa del conto corrente stesso.
Occorre infatti sottolineare che ogni operazione bancaria prevede un costo specifico, che varia ovviamente da banca a banca, che deve essere valutato prima di scegliere un particolare tipo di conto corrente.
Ad esempio, molti conti correnti prevedono il rilascio di una carta di debito; in alcuni casi essa può essere compresa nel pagamento del canone, in altri invece per poter usufruire di questo servizio il correntista dovrà versare un canone mensile.
La carta dà la possibilità di ritirare denaro contante presso gli sportelli ATM abilitati: se questa operazione è normalmente gratuita quando effettuata presso la propria banca, potrebbe invece avere un costo che si aggira tra 1 e 2,50 euro presso le altre banche. Il costo potrebbe salire ulteriormente se il prelievo viene effettuato nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea.
Oltre ai costi variabili, occorre considerare anche l’imposta di bollo stabilita dalla normativa vigente. Il suo ammontare è pari a 34,20 euro. Nel caso in cui il correntista abbia una giacenza media inferiore a 5000 euro, l’imposta di bollo non è dovuta. Se al contrario la giacenza media annua è superiore a 5000 euro, il pagamento dell’imposta è a carico del correntista, anche se in alcuni casi la banca la versa al posto di quest’ultimo.
Vedi anche conti correnti senza imposta di bollo.
Alcuni istituti finanziari, inoltre, pagano l’imposta di bollo al posto del titolare del conto corrente nel caso in cui quest’ultimo attivi particolari tipi di servizi, come ad esempio l’accredito mensile dello stipendio sul conto.
Indicatore Sintetico di Costo da controllare
L’Indicatore Sintetico di Costo (ISC) è un fattore che consente di verificare i costi connessi ad un particolare tipo di prodotto finanziario. Non si tratta di un canone aggiuntivo da pagare, quanto piuttosto di una stima futura sul costo complessivo del conto corrente.
Esso permette quindi di verificare che un determinato prodotto finanziario sia effettivamente adatto alle nostre esigenze. I costi sono calcolati su dei modelli direttamente stabiliti dalla Banca d’Italia: giovani, famiglie con bassa, media e alta operatività, pensionati con bassa e media operatività.
Normalmente l’ISC si scinde in due colonne, una dedicata ad un conto corrente tradizionale, l’altra invece dedicata ad un conto corrente online. In questo modo è possibile verificare immediatamente se il conto corrente fa al caso nostro oppure no.
Conti correnti per minorenni
Sempre più spesso le banche offrono anche dei prodotti finanziari per ragazzi che non hanno ancora raggiunto la maggiore età. Per i ragazzi fino ai 12 anni di età, la maggior parte delle banche prevede la possibilità per i genitori di sottoscrivere un libretto di risparmio. Questo strumento consente di risparmiare somme di denaro per investimenti futuri.
Discorso diverso è quello per i ragazzi dai 13 ai 17 anni. In questo caso infatti c’è la possibilità di aprire un vero e proprio conto corrente, con tutti i servizi ad esso associati. Il contratto dovrà essere sottoscritto da entrambi i genitori del minorenne o, in assenza di essi, dal suo tutore legale.
Alternativa al conto corrente: la carta prepagata dotata di IBAN
Un altro strumento finanziario che può essere adatto alle esigenze dei giovani è la carta prepagata con IBAN.
Questa carta è infatti idonea a ricevere ricariche sia da sportello che tramite bonifico bancario, senza contare il fatto che, alla stregua di una carta di debito collegata ad un conto corrente, può essere utilizzata per il pagamento di beni e servizi presso gli esercenti abilitati e per acquisti online.
Molto spesso le carte prepagate dotate di IBAN consentono di effettuare operazioni più complesse delle carte prepagate standard, come ad esempio l’accredito dello stipendio o della pensione, il pagamento automatico dei bollettini, o ancora la domiciliazione delle utenze.
Si tratta di uno strumento che normalmente ha un costo più contenuto rispetto a quello di un conto corrente, ma che consente di effettuare solo operazioni bancarie di base. Se quindi il giovane ha necessità di effettuare operazioni più complesse, probabilmente la scelta di aprire un conto corrente sarà quella più adeguata.
Se pensi che una carta prepagata con IBAN sia sufficiente per te, visita questa pagina dedicata.