Dietro alla decisione di chiudere il conto Intesa San Paolo possono esserci tante ragioni.
Si può aver trovato un istituto bancario che propone un’offerta migliore, oppure essersi resi conto che sono venute meno le esigenze per cui era necessario un conto corrente. Indipendentemente dalle motivazioni che hanno condotto a prendere questa decisione è importante sempre sapere bene qual’è il procedimento esatto da seguire.
Ci sono infatti dei passaggi obbligatori da compiere che, se non effettuati correttamente, potrebbero invalidare tutta l’operazione.
Chiudere il conto: le modalità previste
Le modalità previste per la chiusura del conto Intesa San Paolo sono stabilite dalla banca stessa. L’istituto non chiede al correntista i motivi che lo hanno condotto a prendere tale decisione, permettendo a chiunque (anche ai clienti che hanno un conto titoli) di procedere senza vincoli temporali. Ma garantisce il buon esito dell’operazione richiesta solo nel caso in cui vengano rispettati alcuni step.
Il primo passo per chiudere un conto Intesa San Paolo è quello di recarsi in filiale. In alternativa è possibile procedere attraverso l’area riservata online, oppure inviare una raccomandata A/R. In ogni caso si dovrà però procedere alla restituzione in filiale dei vari strumenti di pagamento associati al conto.
Come verrà restituito il denaro presente sul conto corrente, dopo che la banca avrà effettuato tutte le operazioni di conguaglio? È possibile chiedere l’accredito su un altro conto (anche in altro istituto) fornendo coordinate bancarie ed IBAN, prelevarlo in contanti o attraverso assegno.
Una piccola precisazione deve essere fatta riguardo ai conti correnti cointestati. Per poter chiudere questi conti è necessario sapere che, in presenza di firma disgiunta, la richiesta può pervenire alla banca anche solo da uno dei correntisti, mentre in caso di conto a firma congiunta la chiusura potrà avvenire solo con la volontà di tutti gli intestatari.
Tempi e costi per la chiusura
Spesso nella decisione di chiudere il conto Intesa San Paolo influiscono molto i costi di gestione. Proprio con un occhio sul termine “costi” anche le eventuali spese relative alla cessazione del rapporto assumono un’importanza notevole. Occorre precisare che nessun istituto bancario potrà mai applicare importi superiori a quelli previsti nel contratto stipulato a suo tempo con il cliente, per cui un rapido sguardo al documento potrà rispondere esaurientemente alla domanda.
Anche i tempi necessari per la chiusura del conto possono essere diversi da cliente a cliente, anche tenendo conto delle caratteristiche specifiche del rapporto (presenza di RID sul conto, strumenti di pagamento associati, eccetera). Tuttavia vi è una normativa chiara che stabilisce in dodici giorni lavorativi il tempo massimo per poter effettuare tutte le operazioni necessarie per la chiusura.
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Marco Fanelli
Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.