Il conto corrente fiduciario risulta essere una soluzione molto diffusa in Italia per la tutela del proprio patrimonio finanziario. Nella maggior parte dei casi si fa riferimento a una società finanziaria estera perché riesce a garantire più elevati tassi di rendimento.
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Che cos’è il conto corrente fiduciario
Il conto corrente fiduciario è un conto la cui gestione viene affidata a una società finanziaria. Quest’ultima risulta essere quindi cointestataria del deposito ed effettua operazioni e investimenti di vario genere a nome proprio.
Tuttavia bisogna tenere a mente che il conto corrente e il denaro che vi è depositato sono sempre di proprietà del correntista. Proprio per questo motivo la società finanziaria agisce soltanto per conto del fiduciario e non può disporre alcuna operazione senza il suo preventivo benestare.
Questa soluzione risulta essere vantaggiosa per un certo numero di motivi, ad esempio:
- riservatezza. Infatti anche se il conto corrente rimane di proprietà del correntista, viene intestato alla società finanziaria;
- schermata fiduciaria. Proprio grazie agli elevati livelli di riservatezza garantiti, le somme depositate sul conto corrente fiduciario non possono essere reclamate oppure bloccate da parte di creditori o familiari;
- sicurezza. In questo modo si mettono al sicuro i propri risparmi dai rischi legati all’incertezza economica e alle difficoltà finanziarie degli istituti di credito.
Di conseguenza il conto corrente fiduciario garantisce una maggiore protezione e sicurezza rispetto ai normali prodotti bancari della stessa categoria.
Quali sono i soggetti che aprono un conto corrente fiduciario
Non esistono limitazioni di alcun genere per quanto riguarda i soggetti che possono aprire un conto corrente fiduciario. L’unica eccezione è rappresentata dall’esistenza di elementi che compromettono il rapporto di fiducia stesso.
In genere si tratta di imprenditori oppure soggetti che operano nell’ambito business e che necessitano di elevati livelli di riservatezza per quanto riguarda le operazioni effettuate.
Ad esempio, si vuole proteggere dai competitors informazioni riservate, come il fatto che si possiede una determinata società oppure si opera in un certo settore. Anche le società di tutela patrimoniale necessitano di una notevole privacy in tal senso.
Invece fanno esplicito riferimento alle società finanziarie estere i soggetti che operano a livello internazionale. In questo caso si parla di conto fiduciario estero.
Vedi anche aprire un conto corrente all’estero.
Come aprire un conto corrente fiduciario
Per poter aprire un conto corrente fiduciario si deve fare riferimento agli uffici oppure al sito internet della società finanziaria che si sceglie come cointestataria del deposito.
Molti operatori permettono di effettuare la sottoscrizione online, eseguendo il riconoscimento tramite la telecamera del pc oppure dello smartphone. In questo modo l’iter procedurale risulta essere molto più semplice e veloce.
Un aspetto da tenere sempre in considerazione è che, oltre alla normale documentazione da presentare quando si apre un classico conto corrente, se si vuole optare per un conto corrente fiduciario è necessario inviare alla società fiduciaria di riferimento anche un apposito mandato sottoscritto.
Si tratta di un documento che nomina formalmente l’operatore cointestatario del conto fiduciario davanti a terzi. Risulta essere un passaggio fondamentale per consentire alla società finanziaria di agire a norma di legge per conto del fiduciario.
Solo a questo punto l’operatore può rilasciare al correntista una declaration of trust (contratto fiduciario) come forma di garanzia. All’interno di questo atto il soggetto cointestatario si impegna a non operare in alcun modo senza l’esplicito assenso del fiduciante tramite una dichiarazione scritta.
Al tempo stesso il correntista ha l’obbligo di segnalare l’esistenza del conto corrente fiduciario e l’ammontare del deposito inserendoli all’interno della propria dichiarazione dei redditi nel relativo rigo RW.
In questo modo si risulta essere in regola con quanto previsto dalla normativa italiana. Infatti affidarsi a una società finanziaria per queste operazioni è una soluzione finalizzata alla salvaguardia dei propri risparmi in maniera legale e non al riciclaggio di denaro oppure all’evasione.
Inoltre il fiduciario può tornare a disporre del proprio conto corrente fiduciario e della somma che vi è depositata in maniera rapida e semplice. Infatti è sufficiente che ne dia comunicazione scritta alla società finanziaria nelle modalità previste dal contratto fiduciario.
Quali sono le responsabilità del fiduciario
La sottoscrizione di un conto corrente fiduciario e della declaration of trust porta il fiduciario e il fiduciante ad avere pari responsabilità per quanto riguarda la gestione del deposito.
Le due parti sono vincolate sia dal contratto che da un rapporto di fiducia. La società finanziaria svolge un ruolo di prestanome, mentre il correntista risulta essere l’intestatario reale. Proprio per questo motivo si occupa di svolgere le varie operazioni, dispone dei fondi e delle giacenze sul conto e deve autorizzare tutte le disposizioni del fiduciario in maniera preventiva.
Le responsabilità che il prestanome e il fiduciante condividono sono sia di carattere amministrativo che di natura economica. Inoltre vengono definite chiaramente all’interno della declaration of trust.
In particolare la società finanziaria è corresponsabile dei debiti e delle insolvenze. Infatti se la gestione del conto corrente fiduciario comporta delle perdite, per norma di legge il prestanome deve farvi fronte insieme al titolare principale del deposito.
La responsabilità penale
Il fiduciario risulta essere corresponsabile anche dal punto di vista penale per le azioni messe in atto dal fiduciante e che hanno causato danni a terze persone.
Ciò si spiega con il fatto che la legge italiana ha voluto tutelare gli interessi di soggetti terzi che, proprio per le caratteristiche del conto corrente fiduciario, non possono essere al corrente delle informazioni che lo riguardano.
Si ricorda che non esistono modalità con le quali le due parti possono limitare la propria responsabilità, nemmeno se si sottoscrivono determinati accordi scritti in tal senso con l’altro soggetto.
Proprio per questo motivo la società finanziaria deve eseguire controlli riguardanti le operazioni compiute e disposte dal fiduciante. Si tratta di una verifica costante che si protrae per l’intero ciclo di vita del rapporto contrattuale.
Le modalità con le quali questo controllo può essere effettuato consistono nel monitoraggio della gestione del conto e nel controllo degli estratti conto. In particolare bisogna prestare attenzione alle operazioni sospette oppure di natura straordinaria.
In caso di mancata verifica e se l’intestatario reale del conto usa questa libertà di azione per compiere operazioni che portano danni a terzi oppure un atto illecito, la società finanziaria risulta essere corresponsabile, fosse anche per la negligenza nell’adempiere ai propri obblighi.
Si ricorda inoltre che l’apertura di questo conto è subordinata a vari controlli da parte del fiduciario che hanno come oggetto lo stesso fiduciante. Di conseguenza la società finanziaria ha il diritto di preclusione se esistono elementi che impediscono la nascita di un rapporto fiduciario.
Tra questi si ricordano l’esistenza di debiti fiscali consistenti oppure di pendenze ostative, come procedimenti penali a carico del soggetto, accuse di riciclaggio di denaro oppure problemi di liquidità di vario genere. Questi controlli vengono definiti come due diligence.
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Marco Fanelli
Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.