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Differenza saldo contabile e saldo disponibile

di Marco Fanelli

La consultazione di un estratto conto bancario può essere talvolta oggetto di perplessità da parte del risparmiatore.

Una delle voci che può creare maggiori dubbi è la differenza che può essere riscontrata tra il valore indicato come saldo contabile e quello identificato come realmente disponibile.

Cerchiamo, allora, di entrare maggiormente nel dettaglio e scoprire a cosa si riferiscono le differenti locuzioni.

Cosa significa saldo contabile

Differenza saldo contabile e saldo disponibile Il saldo contabile è il risultato della somma algebrica di tutti i movimenti dare e avere registrati su un determinato conto corrente ad una certa data.

Va precisato, inoltre, che il termine contabile sta ad indicare che il saldo si riferisce esclusivamente a tutte quelle operazioni bancarie che sono già state materialmente contabilizzate dall’istituto di credito.

Non è detto, però, che tutte le operazioni già registrate su un determinato rapporto di conto corrente siano già effettive per il suo titolare.

Esistono alcune tipologie di movimenti che, pur essendo già contabilizzati, non sono ancora materialmente a disposizione del cliente.

Pensiamo, ad esempio, al versamento di un assegno bancario. In considerazione del fatto che esistono dei precisi tempi entro il quale la banca che ha emesso l’assegno può richiederne lo storno (a causa della mancanza fondi o di compilazione errata), l’effettiva disponibilità della somma versata verrà riconosciuta al cliente soltanto decorsi tali termini anche se, contabilmente, compare già.

Differenza tra saldo contabile e saldo disponibile

Volendo definire il saldo disponibile, dunque, possiamo considerarlo come la liquidità effettivamente spendibile dal titolare di un conto corrente ad una certa data.

Desiderando identificare con precisione gli elementi che possono generare una differenza tra i due valori, possiamo tranquillamente affermare che non è detto che il saldo contabile sia necessariamente inferiore a quello disponibile.

Pensiamo, ad esempio, ad un correntista che abbia richiesto ed ottenuto uno scoperto di conto corrente (fido di cassa) per una certa somma. La sua effettiva disponibilità, in questo caso, sarà data dalla somma tra il saldo contabile ed il fido concesso.

Nella determinazione del saldo disponibile, inoltre, possono concorrere ulteriori variabili.

Tutte le operazioni eseguite con il bancomat (prelevamenti presso sportelli ATM e operazioni POS) non ancora materialmente contabilizzate come riga dell’estratto conto sono considerate dall’istituto di credito come partite avvisate. Per questa ragione esse vanno a decurtare la disponibilità effettiva del cliente ed il saldo disponibile è dato dalla differenza tra il saldo contabile e le partite avvisate ricevute.

Tra le partite avvisate, inoltre, la banca comprende anche tutte le prenotazioni, effettuate on line, relative a pagamenti di imposte. Quando il risparmiatore, tramite il suo contratto internet, registra un pagamento futuro, ma certo, di un modello F24, l’istituto di credito blocca la cifra necessaria a quietanzare, alla scadenza, l’imposta. Per questo motivo la somma viene decurtata dalla reale liquidità a disposizione del cliente. In questo caso il saldo disponibile è dato dalla differenza tra quello contabile e la partita dare inserita a fronte del pagamento futuro.

Tra gli altri elementi che concorrono alla determinazione di un saldo contabile vi sono anche lo operazioni di compravendita di strumenti finanziari quotati. Immaginiamo che un cliente abbia inserito un ordine di acquisto di un titolo di stato. Quando viene materialmente eseguito, la banca provvede ad inserire una partita avvisata dare pari al controvalore complessivo dell’operazione che andrà a diminuire la disponibilità reale del conto corrente. In tal modo l’istituto di credito blocca l’importo che sarà materialmente contabilizzato solo due giorni dopo.

Tutte le operazioni eseguite mediante carta di credito, invece, non vengono rilevate dai sistemi informatici della banca e, pertanto, non fanno parte di quei parametri che modificano la disponibilità di un conto corrente. Il risparmiatore si troverà l’addebito complessivo soltanto il quindici del mese successivo.

Saldo contabile maggiore del saldo disponibile

Concludendo, è abbastanza consueto che il saldo contabile sia più alto di quello disponibile; accade tutte le volte che le partite avvisate non abbiano ancora avuto regolare contabilizzazione. Generalmente la registrazione (soprattutto in caso di movimenti effettuati tramite bancomat od operazioni in titoli) si normalizza dopo un paio di giorni e provvede a riallineare i due valori.

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Marco Fanelli

Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.