Oggi come oggi, con la crisi e la sempre maggiore difficoltà di poter onorare i propri debiti, è abbastanza semplice esser dichiarati protestati. Questa condizione, come vedremo, comporta tutta una serie di svantaggi, tra cui senz’altro spicca un più difficile accesso al finanziamento e ai prodotti bancari più comuni, come l’apertura del conto corrente: si tratta di conseguenze che possono pregiudicare la stessa possibilità di riprendere a lavorare, soprattutto quando parliamo di imprenditori e professionisti.
Tuttavia, esistono alcuni istituti di credito che accettano quelli che sono considerati “cattivi pagatori” fra i propri clienti, prevedendo la possibilità di un conto corrente per protestati. Vediamo con maggior dettaglio cosa comporta l’essere un protestato, come funzionano i prodotti specifici per questa categoria, come aprire un conto corrente per protestati e quali possibili svantaggi sono connessi a questo strumento.
Infine, ti indicheremo quali soluzioni alternative esistono per poter continuare a lavorare.
Indice Contenuto
- 1 Che significa essere protestati?
- 2 Quanto dura la condizione di protestato e come uscirne?
- 3 I protestati possono aprire un conto corrente?
- 4 Conto per protestati: quali caratteristiche possiede?
- 5 Apertura del conto corrente per protestati
- 6 Alternative al conto corrente per protestati: carte di credito e carte conto
Che significa essere protestati?
Quando parliamo di protestati è necessario chiarire innanzitutto il concetto di protesto: si tratta di una procedura che viene applicata nel momento in cui un debitore ha eseguito il pagamento con un assegno bancario o una cambiale e poi questi strumenti si sono rivelati inutilizzabili da parte del creditore, perché emessi in assenza di un’adeguata provvista finanziaria.
Pensa al caso in cui un imprenditore paga con un assegno a vuoto: ebbene in questo caso, il creditore, una volta appurato che sul conto corrente aziendale non ci sono fondi per coprire l’uscita potrà eseguire l’atto di protesto contro il proprio debitore.
Questo procedimento non dipende dall’entità della somma non dovuta: potrebbe succedere di diventare protestati anche per un passivo di pochi euro. Se consideriamo quanto è difficile, con la crisi di oggi, stare dietro ai pagamenti e ai rimborsi dei finanziamenti e mutui, subire un protesto non rappresenta una eventualità così remota.
Il problema, però, è che questa condizione comporta una serie di conseguenze ben precise, tutte di carattere negativo per i protestati. Infatti, vivere da protestati può essere molto difficile, soprattutto nel momento in cui c’è il bisogno di aprire una nuova attività o di proseguire con la precedente.
Le conseguenze immediate dell’iscrizione del proprio nome all’interno del registro dei protestati, infatti, sono molteplici: da un lato, si va a subire sicuramente una cattiva pubblicità e ciò può comportare un danno all’immagine professionale molto grave; dall’altro, è possibile che una eventuale controparte (come, ad esempio, una banca) controlli i precedenti finanziari del protestato, così scoprendo che in passato non si è rivelato un soggetto affidabile economicamente.
Da tutto ciò può derivare una enorme difficoltà nell’accedere ad un finanziamento, ma anche a qualsiasi altro prodotto bancario, come un semplice conto corrente: infatti, le banche tendono a diffidare di chi si è dimostrato incapace, in passato, di onorare un debito. Quanto ai finanziamenti, nello specifico, le porte non sono mai del tutto chiuse, ma è abbastanza probabile che, anche se si riesce a trovare qualcuno disposto a prestare soldi, costui lo faccia applicando garanzie molto onerose: e puoi comprendere che se il soggetto si trova già in condizioni economiche difficili sarà altrettanto arduo riuscire a reperire i fondi necessari.
Dal punto di vista pratico, inoltre, un soggetto protestato può avere difficoltà anche ad aprire un conto corrente: nei prossimi paragrafi cercheremo di capire meglio questo concetto, illustrando anche quali sono le possibili soluzioni per tutti quelli che hanno bisogno di un conto per operare normalmente, pur essendo protestati.
Quanto dura la condizione di protestato e come uscirne?
Prima di arrivare a ciò, però, è importante precisare che la condizione di protestato non è perpetua. Se hai subito l’iscrizione nel registro protesti per errore o hai richiesto la riabilitazione, infatti, potrai ottenere la cancellazione del tuo nominativo e, dunque, recuperare tutte le normali facoltà anche dal punto di vista bancario.
Ricordiamo, infatti, che un soggetto che si rivolge ad una banca per aprire un conto corrente potrebbe aver subito il protesto anche molti anni prima di tale richiesta: per questo, ancor prima di valutare l’opportunità di utilizzare questo strumento, ti consigliamo di verificare la possibilità di uscire da questa condizione.
Infatti, se il protestato riesce ad ottenere la riabilitazione, potrà richiedere alla banca l’apertura di un conto corrente tradizionale, rimuovendo le limitazioni che – come vedremo – tradizionalmente si riferiscono a questi particolari prodotti bancari per protestati.
Infatti, se si ottiene la cancellazione dal registro protesti è possibile risolvere i problemi legati a questa condizione. Questo risultato può essere ottenuto in diversi modi:
- eseguendo, entro dodici mesi dall’iscrizione, il pagamento del debito da cui è originato l’atto di protesto (nell’esempio di sopra, versando la somma indicata nell’assegno scoperto);
- contestando la legittimità del protesto in Tribunale, perché ad esempio l’atto è stato eseguito per errore di persona (non è poi così raro) o fuori dalle condizioni previste dalla legge;
- ottenendo la riabilitazione, sempre tramite il ricorso al Tribunale.
I protestati possono aprire un conto corrente?
Tra le domande che più frequentemente si pongono le persone che risultano soggette alla condizione di protestato c’è: esiste la possibilità di apertura di un conto per protestati? Da questo punto di vista, come già evidenziato, la situazione in questione può comportare la chiusura del credito, fattore che può rendere davvero difficile vivere e lavorare per un protestato.
Tuttavia, un conto è la maggior difficoltà di trovare qualcuno che presti soldi a chi si è rivelato poco affidabile, altro è negargli la possibilità di avere un conto corrente: questo prodotto bancario, infatti, non comporta normalmente nessuna apertura di credito o altra forma di prestito.
Questo è confermato dal fatto che, appunto, non esiste alcuna normativa attualmente in vigore che vieti espressamente ai protestati la possibilità di aprire o continuare a possedere un conto corrente tradizionale. Il problema, però, è legato al fatto stesso di aver subìto un protesto: quest’ultimo, infatti, non è altro che un indice della condizione di “cattivo pagatore”, elemento che per le banche rappresenta un forte disincentivo a concedere credito.
Infatti, molti istituti di credito preferiscono non accettare i protestati come propri clienti, preoccupandosi del rischio di insolvenza legato ai loro conti e al conseguente pericolo sulla propria solidità finanziaria.
Come potrai facilmente immaginare, questa circostanza può comportare serissimi problemi, soprattutto se sei un imprenditore, a proseguire l’attività o comunque grandi difficoltà per avviarne una nuova: in mancanza di un conto corrente, infatti, diventa difficile ricevere i pagamenti per le prestazioni che hai reso, saldare i debiti con i propri debitori e, in sostanza, fare tutte quelle operazioni che sono normalmente collegate al possesso di un conto.
Fortunatamente, è comunque possibile trovare alcune banche che offrono specifici conti correnti per protestati, ma anche società finanziarie che mettono a disposizione prodotti del tutto assimilabili ad un conto tradizionale. In entrambi i casi, però, è necessario che tu valuti le differenze e i limiti di questi prodotti rispetto a quelli classici: di questo ci occupiamo nei prossimi paragrafi, andando ad individuare le caratteristiche di questo particolare prodotto e le alternative esistenti.
Conto per protestati: quali caratteristiche possiede?
Come detto, esiste la possibilità di aprire un conto dedicato ai protestati, ma si è anticipato anche che questo strumento è comunque diverso rispetto ad un conto tradizionale. Infatti, nel primo caso il cliente non ha comunque la possibilità di accedere al credito o di possedere titoli e assegni, a fronte, però, del vantaggio di poter incassare gli accrediti e gestire i pagamenti, così mettendo argine alle difficoltà del momento.
Grazie ad un conto corrente per protestati, infatti, potrai quanto meno continuare a lavorare senza subire tutte le difficoltà che derivano da questa condizione. Ma quali sono le caratteristiche di questi prodotti e le differenze rispetto a quelli tradizionali?
Dal punto di vista operativo, si tratta di conti correnti a tutti gli effetti, anche se bisogna registrare la presenza di funzioni e operatività decisamente più limitate. Naturalmente, le caratteristiche del singolo prodotto cambiano da banca a banca, ma esistono alcuni elementi in comune di cui vogliamo parlarti.
Innanzitutto, solitamente questo tipo di conto non consente di richiedere una carta di credito: ciò è comprensibile, se pensi che – come anticipato – è praticamente impossibile ottenere credito vista la inaffidabilità connaturata all’essere un soggetto protestato. Peraltro, in alcuni casi non è prevista neanche la possibilità di ottenere un bancomat, anche se in talune ipotesi questo viene sostituito dalle carte ricaricabili associate al conto stesso.
Altra importante differenza rispetto ai conti correnti tradizionali è che l’operatività può subire limitazioni non secondarie: ad esempio, in qualche caso non è possibile eseguire bonifici (neanche in area SEPA), mentre è quasi sempre impossibile accedere a finanziamenti come mutui, prestiti e fidi. Per contro, un vantaggio è che questi prodotti sono solitamente disponibili online oppure in versione tradizionale (o con possibilità di gestirli in entrambi i modi, in qualche caso anche grazie ad applicazioni e portali web).
Apertura del conto corrente per protestati
Una volta individuate le caratteristiche generali di questo strumento, ti starai sicuramente chiedendo: come aprire un conto corrente per protestati? Ebbene, come visto, non tutti gli istituti di credito sono propensi ad avere protestati come clienti e ciò spiega come mai non tutte le banche abbiano creato dei conti specifici per questa categoria di persone.
Da questo punto di vista, dunque, potrebbe essere necessario andare a confrontare e ricercare un conto adatto al proprio profilo, magari utilizzando l’ausilio dei comparatori online che permettono di individuare almeno quali sono gli istituti che offrono questo strumento e poi mettere a confronto caratteristiche, condizioni e convenienza dell’offerta.
Sotto questo profilo, è necessario sempre prestare attenzione alle funzioni presenti e ai costi. Il problema è che, come già anticipato, nella maggioranza dei casi avrai a disposizione uno strumento con operatività molto bassa o con forti limitazioni rispetto ad alcune operazioni tradizionalmente disponibili con un conto corrente tradizionale.
Dovrai valutare attentamente anche il costo dei conti correnti per protestati, per un motivo molto semplice: trattandosi, anche se in senso negativo, di un prodotto di nicchia, gli istituti di credito tendono a richiedere canoni abbastanza elevati per questi conti, con aumenti talvolta molto considerevoli rispetto ad un conto corrente standard.
La difficoltà di apertura del conto, pur essendo reperibili diverse soluzioni sul web, unita ai costi e alle condizioni non sempre convenienti, potrebbero rappresentare elementi tali da prendere in considerazione soluzioni differenti: nel prossimo paragrafo andremo appunto ad individuare quali possibili alternative ci sono al conto corrente per protestati, anticipando che – se ti trovi in questa condizione – dovresti valutare l’opzione di attivare una carta conto.
Alternative al conto corrente per protestati: carte di credito e carte conto
Come detto, anche riuscendo a trovare un conto per protestati, alcuni potrebbero non essere soddisfatti delle condizioni richieste e delle funzioni offerte. Ecco il motivo per cui, a certe condizioni, potresti trovare preferibile rivolgerti a prodotti bancari differenti rispetto al conto corrente.
Innanzitutto, ad una prima impressione potrebbe sembrarti conveniente scegliere banche off-shore che ammettono, anche per i protestati, la possibilità di richiedere una carta di credito. Ti invitiamo, però, ad essere prudente, non fosse altro che in alcuni casi questi istituti richiedono apposite procedure online e depositi di denaro preventivi per ottenere l’attivazione: si tratta di un iter non solo oneroso, ma anche rischioso e, comunque, potenzialmente inutile perché prodotti del genere potrebbero non essere accettati facilmente come mezzo di pagamento.
Una soluzione ben più praticabile per ottenere un prodotto specifico per protestati è quella di richiedere una carta conto prepagata: essendo il funzionamento di tali strumenti calibrato sui fondi disponibili e caricati, è possibile ottenere facilmente l’accesso ad una carta che in sostanza permette di ottenere le stesse funzioni di un conto “dedicato” ai protestati, riducendo però i costi e aggirando buona parte dei limiti previsti per chi si trova in difficoltà economica.
Alcune banche, infatti, mettono a disposizione dei clienti prodotti innovativi, come le carte ricaricabili che possiedono un codice IBAN bancario (note anche come carte conto): si tratta di prodotti che possono rappresentare un utile supporto per replicare, nella sostanza, le differenti operazioni che potresti effettuare con un conto corrente, così da compensare i possibili limiti di cui si è parlato.
Chiariamo, innanzitutto, che – a differenza di quanto accade con il conto corrente – non ci sono dubbi rispetto al fatto che un protestato possa attivare una carta conto. In secondo luogo, la presenza dell’IBAN associato alla carta in questione ti permette di utilizzare questo strumento per le funzioni più diverse, come l’accredito dello stipendio e la gestione dei pagamenti: ciò, che tu sia un imprenditore, un professionista o un comune cittadino protestato, ti offrirà la possibilità di tornare ad operare tranquillamente anche senza possedere un vero e proprio conto corrente.
Infatti, pur imitandone le funzioni, queste carte prepagate non sono associate ad uno specifico conto corrente e ciò comporta che il protestato non venga sottoposto a controlli circa il suo passato creditizio: non rilevando il rischio di insolvenza, l’istituto che emette questo strumento non subirà rischi di sorta e, dunque, non porrà condizioni peculiari circa l’attivazione.
Sotto questo profilo, infatti, le carte conto si dimostrano parecchio vantaggiose rispetto ai conti correnti per protestati: da un lato, come già visto, offrono una operatività molto elevata (in taluni casi anche l’accesso a forme di micro-finanziamenti che possono essere utilissime per un soggetto protestato); dall’altro, solitamente i costi di gestione e le commissioni sono molto basse, a differenza dei canoni normalmente molto alti che vengono richiesti dalle banche che offrono un conto per protestati.
Va detto, però, che l’offerta delle banche circa le carte conto è abbastanza diversificata, tenendo presente anche che non tutti gli istituti di credito offrono le prepagate con IBAN: di qui l’opportunità di confrontare le migliori carte conto per scegliere quella che può soddisfare al meglio le tue esigenze.
In particolare ti consiglio di valutare la carta Viabuy. Non effettuano controlli sul tuo passato creditizio ed ha look (oro oppure nera) e funzionalità ideali per utenti business:
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Carta Viabuy
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Conti correnti da non perdere
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Marco Fanelli
Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.