Lo scoperto di conto corrente è una forma di finanziamento che gli istituti di credito concedono ai loro clienti. I soggetti che possono accedere a questa tipologia di credito sono sia i privati, quindi le persone fisiche, sia le società, ossia le persone giuridiche.
Questo tipo di prestito è piuttosto diffuso in Italia ed è utile a contrastare le crisi di liquidità giornaliere.
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Scoperto di conto corrente: cos’è e come funziona
Lo scoperto di conto corrente è conosciuto anche con il nome di fido bancario, in sostanza, con questa forma di finanziamento l’istituto di credito concede ad un cliente una determinata somma di denaro. A differenza dei normali mutui, nel caso del fido la banca offre una linea di credito, in questo modo viene stanziata una cifra che il correntista può utilizzare in un’unica soluzione o solo in parte.
Con questo genere di finanziamenti il cliente ha l’opportunità di utilizzare il denaro messo a sua disposizione in qualsiasi momento e per qualunque tipo di operazione: emettere assegni, effettuare bonifici bancari oppure prelevare.
La peculiarità del fido bancario è legata al fatto che il correntista può accedervi pur non avendo fondi sul suo deposito e, proprio per questo motivo, si parla di scoperto di conto corrente.
Grazie a questa forma di finanziamento, anche quando il saldo del conto corrente bancario è pari a zero il cliente può disporre della liquidità di cui ha bisogno.
La differenza sostanziale, rispetto alle altre forme di prestito, è che la somma di denaro non viene erogata in un’unica soluzione, infatti, con lo scoperto di conto la banca mette a disposizione del cliente una determinata cifra che, di volta in volta, va a compensare la parte di liquidità che non è presente sul conto di quest’ultimo, permettendogli di poter effettuare bonifici o prelievi anche quando il deposito è in rosso.
Durata dello scoperto di conto corrente
La durata dell’erogazione di denaro da parte della banca può essere scelta al momento della sottoscrizione del contratto, quando al correntista viene chiesto di decidere se accendere un fido bancario a tempo determinato o indeterminato.
Se lo scoperto di conto corrente viene erogato a tempo determinato, vuol dire che la banca offre al cliente la somma di denaro prestabilita per un determinato lasso di tempo. In questa circostanza l’istituto di credito può recedere dal contratto solo per giusta causa, ovvero se il correntista non onora i debiti, in tal caso a quest’ultimo vengono comunque concessi 15 giorni di tempo per mettersi in regola con i pagamenti, prima di procedere con la revoca.
Se invece il fido bancario è a tempo indeterminato, significa che la somma di denaro pattuita viene messa a disposizione del correntista per un arco temporale non definito. Con questo tipo di accordo, le parti hanno l’opportunità di recedere in qualsiasi momento, purché rispettino il preavviso di 15 giorni.
Lo scoperto di conto corrente è particolarmente indicato per quei soggetti che hanno delle attività commerciali o produttive dove è previsto il pagamento in anticipo delle materie prime dei fornitori. In tal caso, per evitare di andare in rosso con il conto e quindi di non avere a disposizione la somma di denaro necessaria a pagare i debiti, è possibile stipulare un contratto di fido.
Quando si parla dello scoperto di conto ci si riferisce ad una forma di finanziamento che le banche erogano in favore dei loro clienti che hanno l’opportunità di scegliere tra:
- apertura di credito semplice, ossia un prestito a tempo determinato che può essere utilizzato una sola volta anche con prelievi variabili nel corso del tempo;
- apertura di credito in conto corrente, ossia un prestito a tempo indeterminato grazie al quale il cliente può disporre della somma di denaro pattuita come meglio preferisce.
Costi dello scoperto di conto corrente
Come tutte le forme di credito ottenute da un istituto finanziario, anche lo scoperto di conto è caratterizzato dalla presenza di costi che variano in base alla banca che concede il fido.
Anche se ogni istituto bancario adotta la sua politica dei prezzi, una cosa è certa: i costi sono piuttosto elevati. Alcuni oneri variano, e di parecchio, in relazione al tipo di attività che il soggetto che ha richiesto il fido svolge. Infatti, i costi possono cambiare se il cliente richiedente il prestito è un privato oppure è una persona giuridica (azienda, società, etc.).
Quando si parla di oneri che riguardano lo scoperto di conto corrente, ci si riferisce sia ai tassi d’interesse che maturano sulla somma di denaro usata dal correntista, che vengono calcolati in base all’ammontare della cifra e alla durata, ovvero i giorni di utilizzo, sia al canone mensile relativo alle commissioni per la messa a disposizione dei fondi.
Se gli interessi maturano solo se la somma di denaro viene realmente accreditata ed utilizzata dal soggetto che ha chiesto il prestito, il canone mensile, invece, deve essere versato sempre anche quando la cifra stanziata non viene usata.
In sintesi, i costi relativi ad un prestito come il fido possono essere diretti (tassi d’interesse, commissioni, etc.) oppure indiretti (che variano in base al tipo di cliente e all’attività svolta). Per quanto riguarda gli oneri relativi allo scoperto di conto corrente è opportuno precisare che sugli interessi che maturano ogni mese, vengono calcolati altri interessi che hanno invece una cadenza trimestrale.
La stessa situazione si verifica anche con le commissioni, si tratta di un fenomeno conosciuto con il nome di anatocismo, ovvero capitalizzazione composta, che è la ragione per la quale non conviene mai tenere aperto lo scoperto di conto corrente per troppo tempo.
Tipologie di fido
Lo scoperto di conto corrente può essere classificato in tre diverse tipologie di fido:
- credito in conto corrente ordinario, in questo caso il cliente ha sempre il conto in rosso;
- credito per elasticità di cassa, ovvero il cliente ricorre all’utilizzo della somma di denaro presa in prestito solo in alcune situazioni e non sempre, così che i saldi sono a volte positivi e a volte negativi;
- credito stagionale, quest’ultima soluzione è particolarmente indicata per i clienti che hanno problemi di liquidità che sono maggiori in alcuni periodi dell’anno e minori in altri.
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Marco Fanelli
Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.