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Intestazione bonifico

di Marco Fanelli

Il bonifico bancario o postale è uno strumento finanziario grazie al quale è possibile muovere somme di denaro che partono da un conto e sono dirette verso un altro deposito monetario.

Per poter compiere una delle operazioni più popolari dell’ultimo secolo è necessario compilare un modulo in cui devono essere indicate e facilmente individuabili l’identità dell’ordinante e quella del ricevente, ovvero di colui a cui è destinata la somma di denaro.

Il bonifico: cos’è ed a cosa serve

Il bonifico bancario/postale è uno strumento finanziario molto utilizzato che permette di trasferire denaro da un conto corrente ad un altro. Si tratta di un vero e proprio mezzo utile a spostare soldi. Se la transazione avviene da un conto aperto presso una filiale di Poste Italiane il bonifico viene definito postale, se invece il movimento di soldi parte da un conto corrente aperto presso una banca, allora si parla di bonifico bancario.

Intestazione bonifico In entrambi i casi è possibile effettuare un bonifico SEPA, ovvero una transazione di denaro che permette di movimentare una cifra, mai superiore ai 15 mila euro, da un conto corrente ad un altro sia in ambito nazionale che fuori dai confini italiani, ma pur sempre all’interno dell’area SEPA in cui la valuta ammessa è l’euro.

Per poter eseguire un bonifico, sia esso postale che bancario, è necessario compilare un modulo in tutte le sue parti e in modo assolutamente corretto. In caso di errori nell’indicazione del codice IBAN del conto a cui è destinata la somma di denaro o della cifra che si ha intenzione di trasferire è possibile porre rimedio revocando o annullando l’operazione.

Intestazione di un bonifico: cosa scrivere?

Per poter effettuare una transazione di denaro tra due conti è necessario che nell’intestazione del bonifico venga indicata l’identità dell’ordinante, ovvero di colui che ha intenzione di muovere una somma di denaro e di accreditarla sul conto di un altro individuo. Pertanto è necessario specificare, nel campo di intestazione del bonifico, i dati anagrafici come nome e cognome dell’ordinante e il numero di conto corrente postale o bancario. Quest’operazione può essere compiuta anche in caso di conto cointestato.

Se il bonifico viene eseguito con la modalità telematica, ossia online, è necessario accedere all’area riservata (home banking) effettuando il login con le proprie credenziali di accesso. Qualora si opti per questa modalità, nell’intestazione del bonifico non è necessario inserire il numero di conto corrente perché tale informazione verrà inserita automaticamente dalla piattaforma.

I dati che devono assolutamente essere presenti nell’intestazione di un bonifico, pena la mancanza di validità dell’intera operazione, sono:

Il codice IBAN del beneficiario, cioè la serie alfanumerica del codice identificativo del conto corrente sul quale dovrà essere depositata la somma di denaro; l’intestazione, ossia i dati anagrafici del beneficiario (nome e cognome) se si tratta di una persona fisica, il nome della ditta se il versamento avviene in favore di un’attività commerciale o imprenditoriale; il Paese di residenza, che deve necessariamente appartenere ad uno degli Stati membri dell’area SEPA.

Il campo di intestazione del bonifico, in cui viene specificato lo Stato in cui è situato il conto, deve essere compilato anche se la transazione avviene all’interno dei confini nazionali, in tal caso alla voce “Paese” dovrà essere scritto “Italia”.

Il bonifico deve essere compilato in italiano, tuttavia è consentito intestare il bonifico in inglese nel caso di transazioni che escono dai confini dell’Italia. Affinché il bonifico sia completo in tutte le sue parti è necessario che sia chiaramente indicato l’importo oggetto del trasferimento, scrivendo la somma in euro.

Un’altra voce presente sul documento di bonifico bancario o postale è la “Comunicazione al beneficiario“. Si tratta di un campo non obbligatorio, ma che è sempre bene compilare indicando ad esempio il motivo del trasferimento. Così facendo è possibile ricordare le ragioni della transazione di denaro anche a distanza di anni.

L’intestazione di un bonifico SEPA o di uno standard è molto simile anche quando l’operazione viene eseguita da un correntista di Poste Italiane. In pratica, l’intestazione di un bonifico BancoPosta, così come l’intestazione di un bonifico verso una Postepay (la ricaricabile di Poste Italiane) prevedono l’inserimento di dati quali il codice IBAN e i dati anagrafici del beneficiario e il Paese di residenza di quest’ultimo.

Nel caso della Postepay è necessario che questa sia la versione Evolution, in quanto è l’unica tra le prepagate offerte da Poste Italiane a disporre di un codice IBAN e quindi è la sola a poter ricevere bonifici provenienti da conti correnti bancari o postali.

Cosa succede se i dati dell’intestazione non coincidono?

Può verificarsi il caso in cui il beneficiario indicato sul bonifico non corrisponda al codice IBAN inserito sul documento.

Dal momento che il codice IBAN è una serie alfanumerica piuttosto lunga è possibile commettere un errore nella trascrizione di qualche cifra, in tal caso la sequenza risulta sbagliata e non corrispondente ai dati indicati per identificare il beneficiario. In altri casi può accadere che sia il nome del beneficiario ad essere errato, questa circostanza si può verificare quando il destinatario della transazione di denaro è una società o un’attività aziendale con un nome particolare.

Attualmente il dato realmente importante è il codice IBAN, pertanto nella fattispecie in cui sia il nome del beneficiario ad essere errato, il pagamento andrà comunque a buon fine perché viene preso in considerazione solo il codice che identifica il conto sul quale è necessario accreditare la somma di denaro.

I problemi maggiori si hanno nel caso in cui ad essere errato è il codice IBAN. In una situazione del genere le possibilità sono due: se il codice IBAN è errato ma comunque esistente, il bonifico verrà accreditato sul conto indicato e quindi alla persona sbagliata; se invece il codice IBAN errato non esiste, il pagamento non andrà a buon fine e quindi l’operazione non verrà eseguita.

Quando accadono circostanze del genere può succedere che il soggetto che ha eseguito il bonifico se ne accorga immediatamente, in tal caso è possibile effettuare la revoca dell’operazione che sarà così annullata.

Se malauguratamente la persona che ha eseguito l’ordine di bonifico si accorgesse dell’errore quando ormai la transazione di denaro è conclusa in favore del soggetto sbagliato, è possibile chiedere la restituzione della somma di denaro, tuttavia se questa richiesta non dovesse essere ascoltata è possibile risolvere la questione con una causa civile per “Arricchimento senza causa”.

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Marco Fanelli

Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.