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Conto corrente in rosso: cosa fare

di Marco Fanelli

Avere delle finanze solide è il sogno di tutti. Può accadere tuttavia che la realtà sia più dura del previsto e di trovarsi con il conto corrente bancario in rosso.

Conto corrente in rosso: cos’è e quali sono le conseguenze

Avere un conto corrente bancario in rosso, senza fido, significa avere avuto maggiori perdite di denaro e quindi più spese, rispetto alle entrate. Questa situazione determina delle conseguenze nel rapporto fra banca e correntista che andranno valutate al fine di ridurre il più possibile eventi negativi.

Conto corrente in rosso cosa fare Una volta aperto il conto corrente il cliente e la banca sottoscrivono un contratto. Di solito la banca concede strumenti di pagamento quali Bancomat, assegni e carte di credito e la possibilità di depositare somme sul proprio conto corrente. Da parte sua il cliente deve ottemperare all’obbligo di non utilizzare risorse eccedenti rispetto a quelle depositate, tranne attraverso contratti di prestito o mutuo stipulati con la medesima banca o altra.

Qualora il conto vada in rosso, la banca è legittimata a pretendete gli interessi di mora. Questi, stabiliti nel contratto nel momento della stipula, possono differire da banca a banca e rappresentano i costi che la banca addebita al cliente per il mancato rispetto dei patti.

Conto in rosso: che succede?

Se il cliente è affidabile e nel corso del tempo la banca ha potuto valutare la sua situazione economica stabile, per situazioni di rosso relative o estemporanee di solito non sono previsti rilievi formali. La banca potrebbe soprassedere a procedere nei confronti del cliente, salvi gli interessi moratori già convenuti nel contratto.

Questi saranno imposti al cliente in rapporto ai giorni di scoperto e saranno obbligatori fin dal primo giorno. Se invece questo diventa duraturo e consistente, l’istituto bancario diffiderà formalmente il cliente e imporrà allo stesso il pagamento del dovuto e il rientro dallo scoperto. Sarà possibile per la banca ritirare carta di credito e libretto assegni così come il Bancomat. L’istituto può in questi casi anche fermare i prelievi presso Bancomat o ATM. Anche per le domiciliazioni saranno previsti degli interventi.

Queste saranno bloccate dalla banca cosicché il cliente sarà debitore non solo verso questa ma anche verso il fornitore che vedrà bloccato il proprio pagamento. In tema di pignoramento di conto in rosso, la giurisprudenza ha affermato che un conto corrente in rosso non può essere pignorato e nemmeno le eventuali successive entrate se necessarie al rientro dello scoperto.

La segnalazione alla centrale dei rischi presso Banca d’Italia

Se per piccoli sconfinamenti il problema consiste in poche sanzioni pecuniarie, per situazioni più gravi la banca effettua la segnalazione alla centrale dei rischi istituita presso la Banca d’Italia. La segnalazione, che è diventata obbligatoria, permette alla centrale dei rischi di classificare i debitori all’interno della propria banca dati. Questa funzione serve a creare un archivio dei debitori, accessibile dalle banche, che permette a queste di valutare la posizione economica dei potenziali clienti.

La banca dati è uno strumento volto a tutelare la stabilità del sistema bancario e a non fornire prestiti o mutui eccessivi verso coloro che hanno criticità finanziarie o bancarie presenti. É ovvio che per il cliente la segnalazione assume un tenore di gravità notevole poiché lo espone rispetto alle altre banche. Essere segnalato significa non godere della fiducia a pieno del sistema creditizio, trovando così più difficoltà a chiedere del denaro in prestito.

Sebbene la segnalazione venga effettuata in casi di una certa gravità è bene ricordare che si può ricorrere, nelle sedi competenti, per l’annullamento della segnalazione quale venga considerata eccessiva.

Strumenti di prevenzione della banca

Tuttavia, nonostante le situazioni descritte oggi giorno andare in rosso è piuttosto difficile. Prima di tutto perché le banche hanno strutture informatiche adeguate a valutare costantemente i flussi finanziari dei propri conti. Inoltre, i vari pagamenti possono essere non consentiti dalla banca ogni qual volta il giacente di denaro non sia adeguato ad ottemperarli.

In questo modo si evita alla banca uno scoperto ed al cliente il pagamento delle more. Un caso piuttosto frequente invece che determina lo scoperto è l’addebito delle spese effettuate con carta di credito. Queste vengono contabilizzate successivamente rispetto all’erogazione effettiva per cui la banca potrebbe trovarsi a sostenere spese da un conto che non detiene fondi.

Se la carta di credito è della stessa banca del conto, è chiaro che lo scoperto verrà accettato dalla stessa: se la carta è di altro istituto, la banca potrebbe rifiutare l’addebito.

La giurisprudenza ha però chiarito un punto. Qualora il cliente abbia diversi fondi e conti presso la medesima banca in attivo, questa non può autonomamente appropriarsene per ristabilire un saldo positivo sul conto. Nulla quaestio invece se sia il cliente ad esprimersi in positivo in tal senso.

Fido bancario e rosso sul conto

Differente dal rosso sul conto è la situazione del fido bancario. Mentre il rosso è una situazione di rottura dei patti fra banca e cliente, il fido bancario è un vero e proprio contratto stipulato consensualmente fra essi. Con il fido la banca concede proprie risorse finanziarie, di cui precedentemente il cliente non godeva, in cambio del pagamento degli interessi.

Saldato il prestito, il contratto si conclude. Viceversa se si eccede con le spese anche per il fido bancario, si diventerà debitori, con mora, sia di queste sia dello scoperto del conto corrente.

Posso chiudere un conto corrente in rosso?

Contrariamente a quanto si possa pensare è possibile liberamente chiudere un conto corrente in rosso.

Sebbene le banche possano essere riluttanti a questa evenienza, la legge e la giurisprudenza sono concordi nell’interpretazione della legge. Questa prevede che il correntista, previa formale comunicazione all’istituto bancario, possa chiudere in ogni tempo il conto corrente bancario.

Dal momento della chiusura, l’istituto di credito non potrà quindi richiedere alcun costo né di chiusura né commissionale. Di questo avviso è anche l’Arbitro per le controversie bancarie il quale ha chiaramente affermato che la chiusura del conto non è in alcun modo subordinata al saldo del debito da scoperto. Resta inteso che il cliente rimanga obbligato verso la banca degli interessi moratori scaturiti dai giorni di scoperto avvenuto.

Vale la pena ricordare che il conto corrente in rosso rappresenta pur sempre un contratto in vigore con la banca cui bisogna adempiere e in automatico non si estingue facilmente. Anche se lasciamo il conto in sospeso diversi anni, gli interessi verranno calcolati poiché prima che diventi un cosiddetto conto corrente dormiente, sarà necessario il decorso di 10 anni dall’ultima operazione attiva.

Cosa fare con un conto in rosso

La risposta è molto semplice: pagare prima possibile lo scoperto. Seppur banale è l’unica soluzione possibile onde evitare spiacevoli e gravi conseguenze future. É utile sottolineare di nuovo che lo scoperto di pochi giorni è soggetto a piccole more ma se trascurato può comportare nel futuro a conseguenze severe.

Cosa succede se ho due conti correnti

Se hai due conti correnti in due banche diverse e vai in rosso con uno, il problema non influenza l’altro conto; non dovrai preoccuparti, dunque, di avere problemi con l’altra banca. A meno che, ovviamente, il rosso non si prolunghi o non sia ricorrente, e tu venga segnalato alla centrale dei rischi: in quel caso, anche l’altra banca potrebbe venire a conoscenza della situazione.

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Marco Fanelli

Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.